Contagi aumento, indice Rt (il tasso di positività) alle stelle, ieri ha superato il 9%, e la Sicilia vede giallo. L’Isola, infatti, potrebbe essere la prima regione a tornare nella fascia di rischio di livello basso, ma pur sempre con restrizioni. Tra le prime di nuovo l’uso delle mascherine all’aperto. Ma questo non dipende soltanto dalle leggi statali. Con i nuovi parametri, fissati dalla Cabina di regia di Roma, i criteri per stabilire il colore delle regioni non si basano più sul numero dei contagi, ma sul numero di posti letto impegnati in area medica e Terapia Intensiva. Nonostante fino a pochi giorni fa, la soglia di rischio in Sicilia fosse lontana dal limite e le rassicurazioni dell’assessorato regionale alla Sanità, la situazione si è capovolta.
Covid in Sicilia, 822 nuovi casi e 3 morti in un giorno: l’indice Rt schizza al 9%
Nel dettaglio, a norma di legge i posti occupati da pazienti Covid non può superare il 10% in Terapia Intensiva e il 15% dei ricoveri in area medica: in Sicilia, al momento, i numeri vanno dall’oltre 7% al 13% e passa. Il trend pare destinato a salire, si potrebbe andare oltre le soglie a breve. Si profila all’orizzonte lo spettro di una nuova zona gialla che la Cabina di regia di Roma potrebbe stabilire dopo Ferragosto. Non sono tantissime le restrizioni previste dalla fascia di rischio in questione ma viverle come “residuale” di una libertà appena assaporata potrebbe avere ripercussioni psicologiche più pesanti rispetto al recente passato.
Non sarebbe previsto il coprifuoco che per la zona di rischio in questione è stata eliminata a metà gennaio. Tornerebbe il numero massimo di clienti per bar e ristoranti che per fortuna continuerebbero le loro attività senza limitazioni di orario. Contingentato anche il numero di persone che siedono allo stesso tavolo, ma non sono conviventi: 4 al massimo. Anche per gli spostamenti cambierebbe poco, libertà di movimento tra regioni e pe le visite in casa a parenti e amici.