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Palermo, furti auto e moto per rapine e “ribbordi”: nomi e foto della banda

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Ci sarebbe pure una donna tra gli arrestati della banda di Brancaccio che avrebbe gestito i furti di auto e moto da un capo all’altro della provincia di Palermo. In carcere sono finiti Francesco Macaluso, 48 anni e Giuseppe Lucchese, 21; ai domiciliari Alessandro D’Angelo, 21 anni, Giovanni Alfano, 22 anni, Emanuele Macaluso, 27 anni, Giuseppe Corrao, 22 anni, e Margherita Scarpisi, 45 anni.

Secondo le ricostruzioni degli investigatori, si sarebbero resi responsabili di numerosi furti di vetture e motocicli con lo scopo, spesso ma non sempre, di chiedere denaro per restituire i mezzi. Il cosiddetto furto con “cavallo di ritorno” che a Palermo è conosciuto anche con il termine dialettale “ribbordo”.

VIDEO| Raffica di furti auto e moto a Palermo, sgominata banda di Brancaccio

“Le indagini – spiega il comandante del Gruppo Carabinieri di Palermo tenente colonnello Sebastiano Arena – che si sono protratte per sei mesi a partire da febbraio 2019, hanno consentito di individuare i promotori e gli affiliati dell’organizzazione alcuni dei quali all’epoca dei fatti erano minorenni. L’associazione praticava anche il ‘cavallo di ritorno’, richiedendo del denaro alle vittime dei furti per rientrare in possesso dei beni sottratti. È importante, a riguardo, che ogni cittadino in presenza di richieste di questo tipo si rivolga all’Arma dei Carabinieri per contrastare il fenomeno”. 

 

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