“Non voglio la solidarietà di Gelarda. L’aggressione nei miei confronti, avvenuta all’interno di un autobus di Palermo, è figlia di questo clima di odio discriminatorio alimentato dai leghisti in tutta Italia. Gelarda eviti di usare la mia vicenda personale per la sua propaganda”. A dirlo è la 27enne di origine marocchina, da anni residente a Palermo, vittima di una brutale aggressione su un autobus cittadino.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la giovane sarebbe stata pesantemente insultata, minacciata e poi aggredita da quattro ragazze mentre si trovava a bordo della linea 102 nella centralissima via Libertà. L’unica colpa aver chiesto di non essere ripresa con il cellulare dal branco, che le avrebbe urlato “Nivura” (negra, ndr) prima di strattonarla e picchiarla.
“Negra ti massacriamo”, poi le botte: 27enne aggredita sul bus da 4 ragazze
Il capogruppo della Lega a Palazzo delle Aquile, Igor Gelarda, appresa la notizia, aveva dato “massima solidarietà e massimo sostegno a questa ragazza marocchina che ha subito questa violenza. L’ennesima violenza di una città violenta. Non credo che c’entri nulla il razzismo Ma la maleducazione e una predisposizione ad atteggiamenti prepotenti”.
Di diverso avviso la 27enne brutalmente assalita: “Vivo a Palermo da venti anni – dice – è la mia città, ne riconosco la capacità di essere accogliente, ma purtroppo un certo clima d’odio comincia a produrre qualche effetto, come si è visto sul bus con quelle ragazze razziste. A Palermo ho imparato anche a distinguere la solidarietà concreta dalle manifestazioni di ipocrisia”.