Cristina ha partorito Enea. Lo ha fatto nonostante avesse un tumore cerebrale in forma aggressiva. Succede all’ospedale Garibaldi Nesima di Catania dove la giovane donna, giunta alla 22esima settimana di gravidanza, era ricoverata. Dopo altri 42 giorni di attesa, i medici hanno fatto partorire la ragazza nell’unità operativa di Ostetricia e ginecologia diretta da Giuseppe Ettore. Il piccolo sta bene, pesa 4 chili e non ha nessuna delle caratteristiche dei prematuri. Mamma e neonato hanno fatto ritorno a casa sani e salvi.
“Eravamo davanti a una vera e propria corsa contro il tempo– dice Ettore – bisognava scegliere il momento giusto per salvare la vita del bambino e quella della madre”. Dopo la nascita di Enea, la giovane donna è stata sottoposta al delicato intervento chirurgico di rimozione del tumore cerebrale. Inizialmente, pare che i medici non nutrissero grandi speranze sul recupero della vista da parte della paziente. “Per questo – spiega Giovanni Nicoletti, a capo dell’equipe di Neurochirurgia – siamo rimasti tutti piacevolmente sorpresi quando, pochi giorni dopo, Cristina ha cominciato nuovamente a vedere”.
Un successo che ha riempito di gioia pure il direttore generale dell’Arnas Garibaldi Fabrizio De Nicola: “In un ospedale come il nostro nascono anche storie come questa, capaci di commuovere e regalare allo stesso tempo il propellente necessario per proseguire il nostro lavoro. Il nostro mantra della multidisciplinarietà è sempre più pregnante e caratterizza con decisione l’azione di un complesso sanitario intriso di professionalità e di tecnologia”.