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La guardia di finanza di Catania ha individuato in tutta la provincia etnea 19 imprenditori, già condannati per mafia o sottoposti a interdittiva antimafia, che avrebbero indebitamente percepito il contributo Covid a sostegno delle imprese e dei lavoratori autonomi. Gli accertamenti – curati dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catania e dai Reparti territoriali coordinati dal I Gruppo di Catania – hanno riguardato oltre 20 soggetti, i quali, nel corso del 2020 e del 2021, hanno presentato la richiesta e ottenuto il “contributo a fondo perduto”, previsto dalla normativa nazionale per favorire la ripresa economica nel periodo dell’emergenza epidemiologica e, in particolare, le imprese e i lavoratori autonomi che a causa della pandemia avevano registrato un importante calo del fatturato.
Gli approfondimenti svolti dalle Fiamme Gialle catanesi hanno permesso di appurare che 19 imprenditori – operanti in tutta la provincia di Catania e attivi in diversi settori economici (ristorazione, immobiliare, trasporti) – non potevano accedere al contributo in quanto condannati, con sentenza definitiva, per il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso o, comunque, già colpiti da interdittiva antimafia. Cinque sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Catania per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, mentre i restanti 14 sono stati segnalati per il conseguente pagamento della sanzione amministrativa, in quanto il contributo indebitamente incassato è inferiore a 4 mila euro.