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Un vero e proprio inferno quello di questa mattina, non che gli altri giorni siano diversi ma oggi è terribile. Mentre scriviamo la via Roma è ancora paralizzata dalle auto e dai camion che si sono fermati nel bel mezzo della carreggiata in mancanza di percorsi alternativi. Due grossi mezzi (guarda la foto in basso) si sono bloccati poco dopo l’incrocio con via Cavour senza riuscire a trovare un percorso che consenta loro di arrivare a destinazione. Da qui l’inizio di una animata discussione con due vigilesse che hanno iniziato a comunicare via radio in cerca di aiuto. Il traffico strozza ormai ogni giorno la città ma oggi tutto è reso più difficile dalla decisione di chiudere la Cala per consentire le riprese di uno spot pubblicitario.
La Ztl centrale è stata sospesa fino alle 13 ma probabilmente occorreva maggiore organizzazione. E dei percorsi alternativi. I vigili fanno quello che possono nonostante i dialoghi captati dalle radio con cui comunicano non siano molto confortanti: non sanno cosa fare. Tre ambulanze, ma nel video in alto se ne vedono soltanto due, sono rimaste bloccate in via Roma poco dopo piazza San Domenico. Secondi interminabili, minuti estenuanti che per una emergenza possono fare la differenza tra il buio e la luce.
La situazione già martoriata del traffico a Palermo oggi è stata ulteriormente violentata. Il serpentone di lamiere in fila iniziava già in via Cusmano, idem in via Libertà e traverse limitrofe. Percorrere il solito incredibile giro per arrivare al Massimo è stato più stressante del solito.
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Si potrebbe continuare la descrizione molto a lungo, le parole non mancano ma l’ultima ferale constatazione che rimane è l’impressione che la città sia ormai su misura di chi non lavora, non studia, non ha necessità di spostarsi con celerità. Diversamente non si spiega come possa fare, chi ha queste necessità, non vive in centro, non ha il posto di lavoro, la scuola o l’università sotto casa, a vivere in una città in cui la popolazione appare sempre più lasciata a se stessa. E non solo per il traffico.
Lo stato di cose non ha lasciato indifferenti neppure i consiglieri comunali dell’opposizione, di “scelta folle”, parla Marianna Caronia: “Come ampiamente prevedibile, stamattina mezza città è letteralmente paralizzata, con decine di migliaia di persone bloccate nelle loro auto sotto il sole cocente. E con loro tantissime ambulanze, mezzi dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’ordine. La folle e scriteriata decisione di chiudere il Foro Italico in un giorno lavorativo non poteva avere che questa conseguenza, ma ovviamente l’assessore Catania non si pone i problemi dei cittadini normali, chiuso nella sua ignoranza e arroganza. Vergogna, ancora di più oggi dobbiamo impegnarci perché Catania e Orlando siano al più presto cacciati da Palazzo delle Aquile“.
La sponda arriva da Igor Gelarda tra i consiglieri più agguerriti e presenti sul territorio. Per lui “anche un bambino avrebbe potuto prevedere quello che sarebbe successo e che il blocco del Foro Italico avrebbe dovuto essere fatto solo in un giorno festivo”. Per il capogruppo della Lega, il caos di oggi si va ad aggiungere al “record mondiale di Catania e Orlando dopo quello del cimitero con mille bare a deposito. Ancora una volta dimostrano di vivere sulla luna e motivo in più perché al più presto il Consiglio comunale voti la sfiducia e li mandi a casa”.
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