Le elezioni Amministrative, rinviate in Sicilia a causa del Covid, si terranno fra il 15 settembre e il 15 ottobre. Oggi pomeriggio, l’Ars, presieduta da Gianfranco Miccichè, ha approvato il disegno di legge che stabilisce il rinvio in 42 Comuni che sarebbero dovuti andare alle urne la scorsa primavera. Slittano le elezioni anche per i Comuni sciolti per mafia e vengono rinviate quelle nelle ex province che si terranno entro 60 giorni dalla proclamazione degli eletti alle Comunali.
In Aula le critiche all’indirizzo del governo sono arrivate dal Pd. “Siamo all’8 giugno – ha detto il deputato dem Anthony Barbagallo – l’approvazione del rinvio doveva arrivare almeno 40 giorni fa anche per rispetto ai Comuni che dovevano andare al voto. Anche in questa occasione il governo Musumeci è arrivato fuori tempo massimo”. A Sala d’Ercole, per il governo, era presente l’assessore alle Autonomie locali Marco Zambuto. Polemiche anche sull’assenza della maggioranza in Aula al momento del voto. “Dobbiamo votare una legge importante e la maggioranza a stento arriva a 10 deputati – ha rimarcato Barbagallo – la legge viene votata per il senso di responsabilità delle opposizioni e la maggioranza è in tutt’altro posto tranne che in Aula”.
In autunno si voterà a Canicattì, Favara, Montallegro, Montevago, Porto Empedocle, nell’Agrigentino; a San Cataldo e Vallelunga Pratameno, nel NIsseno; ad Adrano, Caltagirone, Giarre, Grammichele e Ramacca, in provincia di Catania; a Calascibetta, nell’Ennese; ad Antillo, Capo d’Orlando, Caronia, Falcone, Ficarra, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Mistretta, Patti, Rodì Milici, San Marco d’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Terme Vigliatore e Torregrotta, nel Messinese; ad Alia, Montelepre, San Cipirello, San Giuseppe Jato e Terrasini, in provincia di Palermo; a Ferla, Lentini, Noto, Pachino, Rosolini e Sortino, nel Siracusano; ad Alcamo e Calatafimi Segesta, nel Trapanese. Al voto anche cinque Comuni sciolti per mafia; San Biagio Platani, Vittoria, Torretta, Misterbianco e Mezzojuso.