Tornano in libertà 15 tra boss e gregari del mandamento mafioso di Brancaccio a Palermo. La Corte d’Appello, presieduta da Mario Fontana, ha recepito il pronunciamento delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione che ha accolto la tesi dei difensori di alcuni imputati secondo cui il gup che firmò i rinvii a giudizio era incompatibile in quanto in precedenza aveva firmato alcune proroghe di intercettazioni in qualità di gip.
La Corte d’Appello ha dunque annullato il processo di primo grado per i quindici imputati con l’accusa di far parte delle famiglie mafiose di Brancaccio. Tra gli imputati condannati e scarcerati i boss Giovanni Lucchese e Giuseppe Caserta che in primo grado erano stati condannati, rispettivamente, a 17 e a 18 anni di carcere.