Nella giornata di ieri, la polizia di Siracusa ha arrestato un 32enne accusato di maltrattamenti in famiglia. “Più che di una famiglia – raccontano gli agenti – si trattava di un vero e proprio harem dato che sotto lo stesso tetto erano costrette a coabitare moglie ed amante nonché quattro figlie, due nate all’interno del matrimonio e due dalla relazione extraconiugale”.
Dalla ricostruzione dei fatti emergerebbe che all’interno delle mura domestiche vigeva un clima di vero e proprio terrore determinato dalla violenza fisica e psicologica che l’uomo avrebbe perpetrato per oltre sette anni contro la moglie, amante e figlie. “Ormai completamente assoggettate al volere del loro aguzzino, le due donne erano costrette a vivere in una condizione di semi-segregazione, non potendo uscire di casa se non con il consenso dell’uomo. Per strada potevano camminare solo con il capo chino, viceversa ad attenderle al rientro in casa vi erano dagli insulti brutali alle aggressioni con calci, pugni o addirittura con colpi di bastone. Tutto questo avveniva in presenza delle figlie che spesso, in prima persona, subivano lo stesso trattamento che il padre riservava alle loro madri”.
“Non di rado, le due donne, obbligate a vivere in condizione di sostanziale bigamia, venivano costrette dall’uomo ad intrattenere, con lui, e tra di loro, rapporti sessuali contro la loro volontà”. L’escalation di violenza fisica e morale, perpetrata in maniera costante e reiterato per anni ed anni, è culminata nel momento in cui le donne, ormai stanche della “prigionia”, sono state collocate, con le loro figlie, in località protetta pronte a ricostruire una vita serena. L’indagato, già gravato da precedenti è stato pertanto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio del gip.