I finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione ad una ordinanza emessa dal Tribunale del Riesame che ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’ex sindaco del Comune di Tortorici, Emanuele Galati Sardo, 41 anni. La misura restrittiva è stata disposta a seguito di Sentenza della Suprema Corte di Cassazione, in ordine all’accoglimento di un precedente ricorso proposto dalla Procura della Repubblica di Messina.
Il provvedimento è scaturito dall’inchiesta “Nebrodi”, diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Messina che, nel gennaio 2020, portò alla disarticolazione di due agguerrite e strutturate associazioni per delinquere di stampo mafioso, originarie della zona nebroidea: il gruppo mafioso dei “Bontempo – Scavo”, capeggiato da Aurelio Salvatore Faranda, 48 anni, e il clan dei “batanesi”, diretto da Sebastiano Bontempo detto “il biondino”. Proprio in seguito a questa operazione il 18 dicembre scorso, il Consiglio Comunale di Tortorici è stato sciolto dal ministro dell’Interno “per la documentata esistenza di sintomi inerenti l’infiltrazione mafiosa della macchina comunale”.
“Con specifico riferimento alla posizione del Galati Sardo – scrivono gli investigatori – le indagini avevano documentato come questi, operatore/responsabile di un Centro di assistenza agricola con sede nel citato Comune dal 2013 e sino alla nomina a sindaco, avvenuta nel 2019, secondo ipotesi investigativa, pur non organico ai gruppi mafiosi investigati dei “Batanesi” e dei “Bontempo – Scavo”, avesse avallato la regolarità delle domande di pagamento dei contributi europei presentate dai vari sodali, di fatto favorendone l’illecito accrescimento economico”.
Nel gennaio 2020, anche Galati Sardo fu raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ma il provvedimento fu revocato, su istanza del legale, non ravvisando la possibilità di reiterazione del reato. Da qui il ricordo della Procura di Messina e l’inizio di un complesso iter giudiziario terminato con la decisione della Suprema Corte di Cassazione che ha deciso per il ritorno agli arresti domiciliari.