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Migranti: il calvario dei 400 per sbarcare a Palermo, poi dirottati a Pozzallo

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Ai 400 migranti giunti a Palermo è stato assegnato il porto di Pozzallo, nella tarda serata di ieri. Alla Sea Eye, che aveva ricevuto disponibilità a sbarcare dal sindaco Leoluca Orlando, dopo un’interminabile attesa, è stato dato il via libera per attraccare a Pozzallo. La nave era già nel porto del capoluogo ma si è preferito un porto a diverse miglia nautiche di distanza. “Ma perché Pozzallo? Come ha fatto l’Italia a pensare di inviare una nave di soccorso con centinaia di persone stremate e 150 bambini, in viaggio in mare da due giorni, già davanti ad un porto di sicurezza, il cui sindaco aveva già esteso l’invito alle persone persone in cerca di protezione”, in un posto più lontano?

Questo il post della pagina ufficiale Facebook della Sea Eye, pubblicato dopo le 23 di ieri sera. “Un giovane– raccontavano invece nel pomeriggio –  ha dovuto essere evacuato per motivi medici a causa di una malattia cardiaca peggiorata. Sarebbe potuto crollare in qualsiasi momento e necessitava di cure mediche intensive, che non possono essere fornite a bordo. La Guardia Costiera italiana ha effettuato lo sgombero nel pomeriggio”.

“Sollecito la scelta di un porto sicuro per garantire la salute e la vita dei naufraghi salvati dalla SeaEye4. Palermo è pronta ad accogliere”, così il sindaco di Palermo nel tardo pomeriggio di ieri dando disponibilità a ricevere i 400 sventurati, in attesa che la nave facesse rotta verso il capoluogo e ricevesse l’autorizzazione allo sbarco. Dopo ore di attesa, poi, la scelta di assegnare Pozzallo.

 

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