14.5 C
Palermo

Guerra del pesce, sassate contro un peschereccio di Mazara da una nave turca

DaLeggere

“Siamo rovinati, non possiamo andare avanti così, le istituzioni si diano da fare. Il mio peschereccio è stato prima preso a sassate da diversi pescherecci turchi, che lo hanno speronato e poi hanno tentato di salire a bordo. Il comandante è stato costretto a tirare le reti e ad allontanarsi dalla zona”. A parlare è l’armatore Luciano Giacalone .

Il peschereccio partito da Mazara del Vallo è stato preso a sassate durante una battuta di pesca in una zona di mare antistante alla Siria. Nella stessa area si trovava anche un’altra imbarcazione il San Giorgio I. Il 3 maggio il ‘Michele Giacalone’ era stato mitragliato dai libici nella zona di Bengasi insieme ad altre due imbarcazioni, tra cui l’Aliseo. “Siamo rovinati, non possiamo andare avanti così – aggiunge – in qualunque area andiamo ci cacciano. Chiediamo che le istituzioni si diano da fare per fare un accordo soprattutto con la Libia e mettano le barche di Mazara nelle condizioni di poter lavorare”. 

La nota della Marina Militare. “Alle ore 10,10 circa, nelle acque a nord di Cipro, si è verificata un’interazione tra un imprecisato numero di pescherecci turchi e due pescherecci nazionali (“Giacalone” e “San Giorgio 1°”). I pescherecci turchi hanno lanciato materiali (pietre e fumogeni) e realizzato manovre cinematiche ravvicinate (una delle quali è sfociata in un contatto con il motopesca Giacalone, che ha riportato danni lievi)”.

“In area – continua il comunicato – sono intervenuti la fregata della Marina Militare Italiana Margottini in attività di pattugliamento a 35 miglia a sud, inserita nel dispositivo Nato “Sea Guardian” che ha lanciato il proprio elicottero e una motovedetta della Guardia Costiera turca, che ha ingaggiato le imbarcazioni turche per indurle a cessare l’azione. La Margottini ha ingaggiato i nostri pescherecci inducendoli ad allontanarsi precauzionalmente, questi ultimi hanno comunicato l’intenzione di ricongiungersi ad un altro gruppo di motopesca nazionali operanti 6 miglia più ad ovest. Gli interventi della guardia costiera turca e della Marina Militare Italiana hanno consentito di ripristinare il controllo della situazione”.

 

- Sponsorizzato -

Leggi anche:

SCRIVI UNA RISPOSTA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore, inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

- Sponsorizzato -

Ultimi articoli