Il peschereccio siciliano “Aliseo” è in navigazione verso Mazara del Vallo. L’imbarcazione, ieri pomeriggio, insieme ad altre tre è stata bersaglio dei proiettili della Guardia costiera libica. Il comandante Giuseppe Giacalone è rimasto ferito a un braccio e alla testa ma per fortuna non ha riportato ferite letali. L’assalto è avvenuto a 35 miglia a nord della costa di Al Khums, “all’interno della Zona di protezione di pesca nelle acque della tripolitana”: a dirlo la Marina Militare che è intervenuta per soccorrere i marittimi con la fregata Libeccio.
Secondo le autorità si tratta di un tratto di mare definito ad alto rischio. I libici hanno rilasciato gli italiani solo dopo l’arrivo dell’unità militare italiana. L’Aliseo sta navigando a una velocità di circa 9-10 nodi all’ora. L’attracco al porto è previsto per l’alba di domani. Per fortuna le condizioni di Giacalone non destano preoccupazione.
“Basta, non ne possiamo più di queste azioni di violenza delle motovedette libiche contro i nostri motopescherecci”, a dirlo il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. “Non è tollerabile che i pescatori siciliani debbano andare a lavorare nelle acque internazionali con l’incubo di finire arrestati, sequestrati o persino mitragliati, senza colpa alcuna. Il governo italiano apra finalmente un confronto serio e risolutivo con Tripoli. Non vorrei pensare che per Roma la legittima tutela di interessi economici con la Libia debba fare dei pescatori siciliani una sorta di carne da macello”.
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