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Pescherecci italiani mitragliati da motovedette libiche: ferito un comandante

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Il comandante di un peschereccio italiano, l’Aliseo, è rimasto ferito da colpi sparati da una motovedetta della Guardia Costiera libica circa 75 miglia a nord est di Tripoli. La Guardia Costiera libica avrebbe esploso alcuni colpi di arma da fuoco di avvertimento intimando all’Aliseo, all’Artemide e al Nuovo Cosimo di fermarsi. La nave Libeccio della Marina Militare sta intervenendo in soccorso del marinaio italiano ferito. Libeccio, che si trovava a poche miglia dalle due imbarcazioni italiane, è stata autorizzata dai libici ad approntare il soccorso. I due motopesca sono stati rilasciati.

“Era tutto prevedibile, ne parliamo da giorni qui – dice il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, che sta cercando di contattare la Farnesina – qua la questione è sempre la stessa. Adesso ci dicano se dobbiamo andarcene ma lo Stato Italiano deve proteggere gli italiani, l’italia si faccia sentire. Subito”.

“Ci deve scappare il morto per fare intervenire il Governo?”. Marco Marrone è l’armatore del peschereccio Medinea, sequestrato dai libici per 108 giorni. “Le barche non sanno più dove andare sono tutte ammassate in uno specchio di mare tra Malta e Lampedusa, anche la mia”. E su quanto accaduto in Libia, spiega: “Rischiano ogni giorno la vita, ora hanno colpito il comandante e lo hanno ferito, spero non serva il morto per fare intervenire definitivamente il governo. Serve un accordo europeo al più presto oppure il governo deve mettere una vigilanza. È l’unica soluzione, senza accordo europeo non cambia nulla. Dobbiamo lavorare in zone sicure le barche sono tutte concentrate in uno stesso punto”.

La Marina Militare italiana. La fregata Libeccio della Marina militare, impegnata nell’Operazione Mare Sicuro, “è intervenuta nelle prime ore pomeridiane di oggi in assistenza ad un gruppo di 3 pescherecci italiani (Artemide, Aliseo e Nuovo Cosimo) intenti in attività di pesca nelle acque della Tripolitania all’interno della zona definita dal Comitato di Coordinamento Interministeriale per la Sicurezza dei Trasporti e delle Infrastrutture “ad alto rischio” (a circa 35 miglia nautiche dalla costa libica, a nord della città di Al Khums)”. E’ la Marina militare a sottolineare, in una nota, che “l’intervento si è reso necessario per la presenza di una motovedetta della Guardia Costiera libica in rapido avvicinamento ai motopesca italiani”.

Nave Libeccio, che al momento della segnalazione “si trovava a circa 60 miglia dalla scena d’azione, ha diretto verso i motopesca alla massima velocità ed ha mandato in volo l’elicottero di bordo, il quale giunto in area ha preso contatto radio con il personale della motovedetta. Per verificare la situazione, è stato inoltre immediatamente dirottato in zona un velivolo da ricognizione della Marina Militare P-72, il quale riporta d’aver assistito ad alcuni colpi d’arma da fuoco di avvertimento da parte della motovedetta libica. La fregata Libeccio, giunta in prossimità dei motopesca, ha ricevuto notizia della presenza di un marittimo del motopesca Aliseo ferito ad un braccio. L’azione -precisano dalla Marina militare- è tuttora in corso e dell’evoluzione della situazione è stato dato costante aggiornamento al Ministro della Difesa, onorevole Lorenzo Guerini“.

 

AGGIORNAMENTI:

19,04: Il sindaco di Mazara: “Liberato il peschereccio Aliseo, ferito già a bordo nave Libeccio”.

 

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