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Fedez protagonista al Concertone del primo maggio 2021 con un monologo tra le richieste per il mondo dello spettacolo al premier, il “caro Mario”, e l’attacco alla Lega sul Ddl Zan. “È la prima volta che mi succede di dover inviare il testo di un mio intervento perché venga sottoposto ad approvazione politica, approvazione che purtroppo non c’è stata in prima battuta, o meglio dai vertici di Rai 3 e mi hanno chiesto di omettere dei partiti e dei nomi e di edulcorarne il contenuto”, dice il rapper. “Ho dovuto lottare un pochino ma alla fine mi hanno dato il permesso di esprimermi liberamente. Come ci insegna il Primo maggio, nel nostro piccolo dobbiamo lottare per le cose importanti. Ovviamente da persona libera mi assumo tutta la responsabilità di ciò che dico e faccio. Il contenuto di questo intervento è stato definito inopportuno dalla vicedirettrice di Rai 3”, spiega.
“Buon primo maggio e buona festa a tutti i lavoratori, anche a chi un lavoro ce l’ha ma non ha potuto esercitarlo per oltre un anno. Per i lavoratori dello spettacolo questa non è più una festa. Caro Mario, capisco che il calcio è il vero fondamento di questo paese. Non dimentichiamo che il numero dei lavoratori del calcio e dello spettacolo si equivalgono. Non dico qualche soldo, ma almeno qualche parola, un progetto di riforma in difesa di un settore decimato dall’emergenza e che è regolato da normative stabilite negli anni ’40… Caro Mario, come si è esposto riguardo alla Superlega con grande tempestività, sarebbe altrettanto gradito il suo intervento nel mondo dello spettacolo”, dice rivolgendosi al premier Mario Draghi.
Quindi, il capitolo relativo alla legge contro l’omofobia: “Questa era la parte approvata, ora arriva la parte forte… Due parole sull’uomo del momento, il sonnecchiante Ostellari”, dice riferendosi all’esponente leghista, presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama, che ha deciso di incardinare il ddl Zan sull’omofobia ma tenendo per sé il ruolo di relatore.
“Ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare come il Ddl Zan, già approvato alla Camera, può essere bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo, cioè se stesso. D’altronde Ostellari fa parte di uno schieramento che si è distinto negli anni per la lotta all’uguaglianza. Qualcuno come Ostellari ha detto che ci sono altre priorità rispetto al Ddl Zan” compreso “il vitalizio di Formigoni” che è “più importante della tutela dei diritti di tutti”. Quindi, la chiusura: “Il presidente dell’associazione Pro Vita, l’ultracattolico e antiabortista Jacopo Coghe, è stata la prima voce a sollevarsi contro il Ddl Zan ma non si è accorto che il Vaticano ha investito più di 20 milioni in un’azienda farmaceutica che produce la pillola del giorno dopo. Cari antiabortisti, non vi siete accorti che il nemico ce l’avevate in casa”.
Tornando alla censura da parte della Rai denunciata da Fedez, l’azienda ha poi smentito che ci sia mai stata ma il rapper ha aggiunto: “La Rai smentisce la censura. Ecco la telefonata”, pubblicandola poi nel suo profili Twitter. “Sono felice di essere salito sul Palco del Primo maggio, non mi aspettavo che dalla Rai arrivasse una smentita rispetto a quello che è accaduto ieri. Sono stato chiamato, mi hanno detto parole come ‘devi adeguarti ad un sistema’ o ‘non puoi dire i nomi che fai’. Avrei voluto evitarlo, ma nel momento in cui mi si dà del bugiardo mi trovo costretto a pubblicare la telefonata, una delle più spiacevoli della mia vita”.
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La Rai smentisce la censura.
Ecco la telefonata intercorsa ieri sera dove la vice direttrice di Rai 3 Ilaria capitani insieme ai suoi collaboratori mi esortano ad “adeguarmi ad un SISTEMA” dicendo che sul palco non posso fare nomi e cognomi pic.twitter.com/gu14BxM3G6— Fedez (@Fedez) May 1, 2021