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Primo maggio in zona gialla, rossa e arancione: le regole weekend, cosa si può fare

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Zona rossa, arancione e gialla: cosa si può fare il weekend del 1 maggio? Quali sono le regole in vigore su spostamenti e gite, seconde case e pranzi nei ristoranti in base a misure e divieti previsti dal decreto riaperture? Per tutte le regioni – gran parte in zona gialla (Lombardia, Lazio, Toscana, Veneto, Piemonte, Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e le province autonome di Bolzano e di Trento), 5 in arancione (Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta e una in zona rossa (Sardegna) – resta in vigore il coprifuoco alle 22.

Gli spostamenti tra regioni gialle dal 26 aprile, come evidenziato dalla circolare del Viminale, sono liberi: non serve autocertificazione. Cambiano in particolare le regole per le visite private fino al 15 giugno nelle regioni gialle: potranno raggiungere un’altra abitazione privata, anche fuori dal proprio comune, quattro persone, che potranno portare con sé figli minori, di età anche superiore ai 14 anni.Tali visite, invece, in zona arancione potranno avvenire solo entro i limiti comunali. Sono infine vietate in zona rossa. Sì all’accesso alle seconde case, anche se si trovano in zona arancione o rossa. Lo spostamento, compreso tra quelli che rientrano nel ritorno alla propria residenza, non richiede certificati di vaccinazione o guarigione e tampone.

È possibile spostarsi in auto anche con persone non conviventi. Solo il guidatore deve sedersi nella parte anteriore della vettura, al massimo sono ammessi due passeggeri per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori: per tutti, obbligo di mascherina a meno che la vettura risulti dotata di un separatore in plexiglas fra la fila anteriore e posteriore della macchina. In questo caso, se non si usano le mascherine, è ammesso un solo passeggero per la fila posteriore.

Il primo maggio si può andare a pranzo e a cena nei ristoranti in zona gialla, secondo il decreto riaperture: sì ai clienti ma solo all’aperto. Si potrà stare soltanto seduti al tavolo, massimo quattro persone, a meno che non si tratti di conviventi. La distanza è fissata a un metro. Dal primo giugno, soltanto in zona gialla, i ristoranti potranno restare aperti anche al chiuso dalle 5 alle 18. Si potrà stare soltanto seduti al tavolo, massimo quattro persone, a meno che non si tratti di conviventi. La circolare del ministero ai prefetti ha chiarito alcune regole per i bar. È consentito il servizio ai tavoli all’aperto e anche al banco solo “in presenza di strutture che consentano la consumazione all’aperto”. Altrimenti, solo servizio ai tavoli e asporto, ammesso fino alle 18.

In zona arancione e rossa, invece, bar e ristoranti sono chiusi. Rimane consentito l’asporto di cibo e bevande fino alle 18 dai bar e fino alle 22 da enoteche, vinerie e ristoranti. È sempre consentita la consegna a domicilio di cibo e bevande.

È possibile trascorrere il primo maggio al cinema o al teatro o ad un concerto. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida. A prescindere dal giorno festivo, restano chiuse palestre e piscine. E’ possibile svolgere sport nelle regioni gialle, comprese partite di calcio.

Dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre” si legge nella nota di Palazzo Chigi. In zona arancione è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva, salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti.

È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto attività sportiva di base. È interdetto l’uso di spogliatoi interni nei circoli. In zona rossa sono sospese l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. Vietato lo svolgimento degli sport di contatto.

 

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