La Sicilia è in zona arancione, da ieri è iniziato quello che si spera possa essere l’inizio graduale e costante del calo dei contagi da Covid. Nonostante la primavera tardi ad arrivare, si pensa già all’estate con tutti gli interrogativi che ne conseguono. Coprifuoco, locali che lavorano a singhiozzo, ci si chiede se sarà possibile almeno godere di qualche ora in spiaggia, a domandarselo soprattutto chi vive in città costiere. Non è possibile sapere, infatti, l’andamento del virus e, si sa, le strette sugli spostamenti fuori dai comuni di appartenenza sono sempre dietro un angolo.
Quali regole e cosa è previsto, in vista dell’estate 2021? In seguito ai dubbi emersi per la mancanza di riferimenti espliciti nel testo ufficiale del decreto sulla data di riapertura e sulle modalità operative di questo settore, il presidente del Sindacato Italiano Balneari (Sib) Antonio Capacchione in una circolare ai soci, scrive che “per quanto riguarda gli stabilimenti balneari il decreto legge sulle riaperture rinvia alle disposizioni regionali (Ordinanze balneari e sanitarie) dello scorso anno o eventualmente a quelle già emanate dalle Regioni nel corrente anno. Né al momento risultano esserci disposizioni limitative o impeditive delle nostre attività”.
“In definitiva, in assenza di Ordinanze regionali impeditive o limitative, – aggiunge – al momento è consentita l’attività di balneazione secondo le modalità operative dello scorso anno”. Quindi, “fatto salvo eventuali ulteriori provvedimenti o chiarimenti amministrativi – sintetizza l’imprenditore – l’attività di balneazione risulta essere disciplinata dalle Ordinanze regionali vigenti nel mentre quelle accessorie (somministrazione, ristorazione, piscine, ecc.) sono, invece, disciplinate dal decreto legge del 22 aprile 2021 sia in ordine agli orari che alle modalità operative”.