L’ultimo anno? “Terribile, darei un quattro”, ma oggi è possibile “correggere il percorso” e “noi siamo disponibili a sostenere il cambio di marcia”. All’indomani del terremoto che si è abbattuto sul Comune di Palermo con le dimissioni dei due assessori in quota Italia viva, chieste e ottenute dallo stesso sindaco Leoluca Orlando, il segretario provinciale del Pd, Rosario Filoramo, non fa sconti all’Amministrazione guidata dal professore.
Se l’ultimo anno di amministrazione Orlando incassa una grave insufficienza, per il sindaco il voto è decisamente diverso. “Merita un nove per la sua storia politica, per quello che ha rappresentato per la città negli ultimi 30 anni: un radicale cambiamento da città della mafia a città dell’accoglienza, da città buia a città piena di luce e di colore“. Una promozione a pieni voti che non nasconde le criticità. “I problemi ci sono e continuano a esserci. Ma noi siamo pronti a sostenere il cambio di passo annunciato dal sindaco Orlando”.
La situazione politico-amministrativa “fuori controllo” di Palermo non può giustificare, è la tesi del segretario dem, un’apertura della coalizione che guida la città alla Lega. “Il Pd resta alternativo alla destra antieuropeista“. Di più. “Non è utile accogliere ceto politico dal curriculum politico multicolore che non aggiungerebbe nulla sul piano della prospettiva politica. Inoltre, le differenze sul piano culturale e civile con il progetto della Lega sono distanti anni luce dai nostri valori”.
Dall’altra sponda del fiume, Marianna Caronia, consigliere comunale di Forza Italia, vorrebbe rottamare il primo cittadino e propone la mozione di sfiducia. “Credo che non sia rinviabile un momento di dibattito e confronto politico sulla situazione amministrativa della città. Il Consiglio comunale – aggiunge – non può ridursi a fare il passacarte della Giunta né può tanto meno ignorare la mutata situazione politica. Allo stesso tempo il Sindaco non può proseguire nel comportamento degli ultimi mesi di mera contrapposizione e assenza di dialogo. Per questo credo che sia indispensabile proporre la mozione di sfiducia, che costringa a questo momento di confronto, di dialogo e anche di verità”.
“Il sindaco e la sua Amministrazione – conclude – non possono continuare a comportarsi come se niente fosse successo o pensare di andare ad un quotidiano scontro con la maggioranza del Consiglio comunale. Non è questo ciò di cui la città ha bisogno”.