Semaforo verde in commissione Ambiente all’Assemblea regionale siciliana al ddl di riforma dei rifiuti. Se la maggioranza esulta, ritenendo siano state superate perplessità di carattere tecnico-giuridiche, di parere contrario l’opposizione che, in attesa che il testo passi all’esame dell’Aula, descrive il disegno di legge come “una non riforma che rischia di mandare in tilt il sistema”.
“Sul fronte rifiuti, la musica non cambia”, afferma il deputato e segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo. “Il nuovo testo approvato in commissione Ambiente oggi con il voto contrario del PD continua a prevedere 9 Ato e non 5 così come invocato sia dalla Corte dei Conti che dal governo nazionale. lnoltre – aggiunge Barbagallo – le SRR vengono cancellate – comprese alcune eccellenze come Kalat ambiente – con procedure farraginose che rischiano di mandare in tilt il sistema”.
Per l’opposizione, quindi, restano in piedi tutte le perplessità già espresse in precedenza: “Come si intendano raggiungere gli obiettivi per la differenziata, la mancata individuazione degli impianti puntando ancora sulle discariche ma senza prendere in considerazione il fabbisogno dei territori”. Approvati, invece, dalla Commissione due emendamenti del PD che prevedono la centrale unica di committenza per i rifiuti e il divieto di subappalto.
“In aula il PD – conclude Barbagallo – ribadiremo il nostro no a questa non riforma e proveremo a modificare, in meglio, un testo che riguarda un settore nevralgico per la Sicilia su cui il Governo ha sprecato, ancora una volta, l’occasione”.