Palermo (e tutta la Sicilia) nel caos di contagi e morti per Covid. E aumentano le zone rosse. Scenari inquietanti, al risveglio, dopo ore notturne trascorse a occhi aperti. Le cronache dei quotidiani registrano l’eco di tanto caos: la lettura è un percorso di paura. A Roma dicono di non farsi prendere dal panico, perché la vita riprenderà presto, l’estate avrà le sue aperture, i vaccini saranno normalmente distribuiti, mentre Nello Musumeci, governatore della Regione Siciliana, assicura tamponi per tutti dopo aver firmato una convenzione per poter farci tamponare tutti nelle farmacie. È destino: si corre sempre a tutela della nostra salute. Intanto, medici e infermieri sono mobilitati nel darci una mano di aiuto, pronti al sacrificio personale, instancabili, fiduciosi, professionali come, del resto, è sempre stato.
Nel caos, voci di serenità arrivano dai Comuni e diramate dai comunicati dall’Anci Sicilia dopo la videoconferenza dell’8 aprile nell’ambito del progetto “I sentieri della fiaba, i territori si raccontano” a cui sono interessati 50 comuni siciliani da valorizzare nelle loro diverse realtà, dicono i comunicati che però, a leggerli bene, sono un grido di allarme per imposte e tasse comunali di “dubbia esigibilità” e che le amministrazioni non sono nella capacità di incassare, e si registra una sorta di squilibrio tra comuni ricchi e comuni poveri.
A lanciare l’Sos è stato Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, nel suo ruolo di presidente dell’Anci Sicilia, il quale ha affermato che non si riesce a procedere all’approvazione dei Bilanci di previsione 2021-2023 , anche se al momento non si è in fase di totale insolvenza. Dunque, ci sarebbe il rischio della paralisi amministrativa dei Comuni, da qui una lettera dello stesso Leoluca Orlando al Presidente del Consiglio dei ministri, Draghi, per sollecitarlo a dipanare, con nuove misure legislative, l’ingarbugliata questione riscossione.
Non c’è alcun dubbio: queste iniziative, al di fuori degli schieramenti politici, vanno accolte con favore, purché non si fermino alla teoria, alle conferenze e ai dibattiti, ma siano seguite da interventi concreti nell’interesse esclusivo dei cittadini, dello sviluppo economico del territorio, e dell’operosità amministrativa dei Comuni, rispettosa della dignitosa convivenza sociale tra Amministrazioni e popolazioni con realtà diverse, da un comune e all’altro.
Il sostegno a queste iniziative potrà arrivare dai 40 miliardi disposti dal “documento economia e finanza” del Governo centrale se sono orientati verso i territori del Sud e, in particolare, verso i Comuni amministrativamente in difficoltà e con particolare attenzione antimafia per evitare eventuali speculazioni. A tutto ciò, occorre che ci sia maggiore aiuto economico per le famiglie oggi, e più di ieri, in stato di disagio per mancanza di lavoro in conseguenza di chiusure per Covid dalle quali nasce il “dubbio della esigibilità” dei tributi da destinare a interventi strutturali di risanamento dei vari territori.