Verde, percorsi separati, terrazze e passerelle. Sarà così la nuova ‘interfaccia’ del porto di Palermo. Il progetto, realizzato da Valle 3.0 e presentato oggi in modalità telematica, avrà un costo di 35 milioni di cui quasi 1,5 milioni (Fondi Cef) per la progettazione. I lavori dovrebbero partire ad ottobre del 2021 per concludersi in 18 mesi. Il progetto, ha spiegato il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale Pasqualino Monti “riguarda la progettazione delle infrastrutture dedicate all’accesso stradale e alla movimentazione di autocarri e merci all’interno del terminal multimodale Ro-Ro, nuove aree di parcheggio per camion, nuovi marciapiedi, rinforzo del molo ma anche altre infrastrutture come aree verdi, cantieri di controllo e cancelli, coperture a sbalzo”.
“Il progetto crea per la comunità un miglioramento dei tempi di attesa da e per il porto, del decoro urbano e della qualità della vita; una riduzione dei tempi di attesa all’imbarco e allo sbarco e della congestione prodotta dalle attività portuali e dalle interferenze con il traffico cittadino, e una riorganizzazione funzionale degli spazi”.
Monti ha poi sottolineato come l’azione dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale “ha dimostrato, negli ultimi tre anni come sia possibile, anche in Sicilia, ottenere e spendere in maniera mirata i fondi europei, un puzzle di strumenti complementari a sostegno di diverse tipologie di interventi che si legano e si fondono insieme per potenziare la rete. Niente cattedrali nel deserto ma solo opere decise dal mercato, determinanti per creare economia reale”.
“L’Europa mette a disposizione per le infrastrutture e i trasporti una nuova ondata di risorse e la prima opportunità è data del Cef 2 già a giugno – ha evidenziato il coordinatore europeo del Corridoio ScanMed Pat Cox – il fulcro del lavoro del corridoio è quello di riunire gli attori rilevanti dell’Ue, nazionali, regionali e locali, per sviluppare progetti e priorità che contribuiranno a raggiungere la creazione di uno spazio unico europeo dei trasporti. Per il prossimo periodo finanziario dell’Ue 2021-2027 sarà fondamentale lavorare attraverso tutti i livelli di governo per stabilire progetti adeguati al fine di raggiungere l’obiettivo di completare la rete centrale Ten-T entro il 2030″.
“In Sicilia – ha concluso il presidente della Regione Nello Musumeci – non si realizzano opere pubbliche degne di rilievo da diverse decine di anni. Le carenze infrastrutturali sono il frutto del grande ‘partito della rassegnazione’ che ha costretto la Sicilia a restare nella marginalità rispetto al continente europeo. Per riacquistare centralità, la nostra Isola deve diventare attrattiva e per essere attrattiva ha bisogno di infrastrutture strategiche. Il bacino euro-afro-asiatico torna ad essere luogo di aggregazione, ma la Sicilia è rimasta marginale in Europa e nel Mediterraneo”.