Domenica 28 marzo torna l’ora legale, a partire dalle due di notte le lancette dell’orologio si dovranno spostare un’ora avanti. Si dormirà quindi un’ora in meno ma avremo un’ora di luce solare in più durante il giorno. Il risparmio energetico ottenuto dall’Italia, nel periodo compreso tra il 2004 e il 2020, è di un miliardo e 700 milioni. Questo potrebbe essere l’ultimo anno in cui si ricorre all’ora legale.
Nel 2018, infatti, l’Unione europea ha chiesto di uniformare l’orario a livello comunitario e con l’approvazione dell’84% dei voti è stato dato il via libera a una risoluzione che impone l’obbligo agli Stati membri di abolire il cambio dell’orario due volte all’anno. L’Italia non si è mai mostrata incline ad accettare la richiesta.
Il Conte bis aveva deciso per mantenere le regole attualmente in vigore mentre Paesi come Francia, Germania hanno già espresso il loro favore per l’ “orario unico” per tutto l’anno. Insieme a loro anche Finlandia, Lituania, Svezia ed Estonia, territori che per la vicinanza al Polo Nord sono penalizzati dalla copertura della luce solare.
