Cambiare il modo di fare informazione giornalistica, affinché sia a pari passo con la realtà del Paese? Si può, se alcuni quotidiani in carta stampata sapranno tirarsi fuori da pressioni politiche che condizionano linee editoriali e lavoro di giornalisti. Si può, anche se sarà difficile, soprattutto oggi in cui siamo in ballo tra zone rosse e arancioni, tra piani vaccinali ancora incerti, tra attese e delusioni, tra crisi occupazionale, tra tensioni nei partiti. E calano lettori e vendite in edicola, tranne per quelle di giornali cattolici o di ispirazione cattolica con cui si ribadisce che l’80% del popolo italiano è cattolico e ama letture rassicuranti sul presente e sulle prospettive del futuro immediato.
Pertanto, l’informazione di alcuni giornali nazionali non sembra più recepita come fonte di informazione vera e di dialogo con i lettori tradizionalmente fedeli alla quotidiana editoria. Si salvano per un filo quei quotidiani cartacei locali a diffusione regionale o provinciale che si “avventurano” nelle iniziative a tutela dei propri territori, stimolando dibattiti tra amministratori e pubblico, e lontani dalla scacchiera politica, tenendo acceso l’interesse per il bene comune; la frattura nel campo dell’informazione generale determina disorientamento, anche se si rispetta la libera espressione di pensiero, purché non leda, secondo la Costituzione, il decoro e la dignità delle persone. Come poter rimediare in fretta?
La scappatoia, per superare l’imbarazzo e riavvicinare i lettori, è nei tanti quotidiani online (a cui fanno ricorso anche i giornali cartacei) che in questi ultimi tempi hanno sviluppato la loro trasmissione anche a livello nazionale. È la moderna forma dell’editoria che, soprattutto da alcuni anni, ha preso vigore con le redazioni di giovani giornalisti ben preparati nell’esercizio della professione, e con direttori, altrettanto giovani e bravi professionisti.
La Sicilia, ad esempio, si pone all’avanguardia di questa nuova editoria, con il forte desiderio, da Palermo alla Sicilia tutta, di un cambiamento culturale che sia lontano da principi personalistici ma aperto alle problematiche da risolvere per il territorio e per la promozione umana sociale ed economica. Un desiderio, fortemente sentito, espresso dai diversi quotidiani online siciliani, capaci professionalmente alla ricerca della notizia del giorno non solo via internet, riciclata da altre notizie e da comunicati istituzionali, ma per le strade, a contatto con le persone dalle quali emerge la cruda realtà di ogni giorno e che un bravo giornalista sa cogliere e analizzare per scritto, in redazione, così come insegnavano i grandi maestri di giornalismo.
Senza nulla togliere ai tradizionali giornali quotidiani, che restano sempre la lettura preferita di ognuno, il quotidiano online è, al mattino, la cronaca del nostro vivere quotidiano, che ti arriva in casa, scritta con delicatezza, quasi in punta di piedi, ma con la consapevolezza della responsabilità di chi scrive verso chi legge. I giornali quotidiani online in Sicilia sono tanti o pochi? Mai tanti, perché alla cultura giornalistica si deve sempre più spazio, a pari passo con le urgenze economiche e sociali della collettività.
Ed è questo il ruolo strettamente professionale del nostro Cronaca di Sicilia, diretto magistralmente da Davide Maniscalco, e con la redazione di giovani giornalisti e collaboratori; voce nuova, limpida e sincera, con la grafica perfetta e i suoi contenuti redazionali, al servizio – come tanti altri quotidiani online siciliani – del territorio e dei suoi cittadini, e che già registra un crescente indice di gradimento. E non è detto per partigianeria, ma per amore di verità.