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Ars, legge Finanziaria: semaforo verde per il primo articolo

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Prende il via all’Ars, dopo le tensioni di ieri e le fibrillazioni oggi in apertura dei lavori con il botta e risposta tra il governatore siciliano, Nello Musumeci, e il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, l’esame della legge di stabilità. “Con il presidente Musumeci e con il ragioniere generale – ha detto il numero uno di Sala d’Ercole alla ripresa dei lavori dopo una breve sospensione – abbiamo verificato il fondo di accantonamento del bilancio. Se anche la Corte Costituzionale dovesse approvare l’impugnativa del Cdm ci sarebbe, comunque, la possibilità di coprire questo eventuale maggiore disavanzo”.

“A questo punto la presidenza dell’Ars ha avuto tutti i chiarimenti che doveva avere per iniziare i lavori della Finanziaria”, ha sottolineato Micciché, dando il via “ufficialmente” all’esame del testo. Dopo il via libera all’articolo 1 che prevede la limitazione all’assunzione di impegni di spesa per garantire il rispetto delle previsioni dell’accordo Stato-Regione sulla spalmatura in dieci anni del disavanzo di 1,7 miliardi di euro, l’Aula ha accantonato l’articolo 2 sul rifinanziamento di interventi di spesa, passando all’esame dell’articolo 3 ‘Riduzione spese e maggiori entrate per il patrimonio regionale’.

All’inizio dei lavori, Musumeci ha chiesto una sospensione per “tentare di trovare una sintesi e uscire da una condizione di frizione che certamente non aiuta a portare avanti il lavoro”. Pietra angolare della questione, l’impugnativa del Cdm sulle variazioni di bilancio 2020. Il chiarimento sarebbe arrivato anche grazie all’intervento del ragioniere generale che ha ricordato l’esistenza dell’accantonamento prudenziale di 100 milioni di euro. Questo consentirebbe di affrontare situazioni di emergenza qualora la Consulta dovesse pronunciarsi in senso negativo.

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