È durata oltre tre ore l’autopsia sulla salma di Stefano Paternò, ma al momento non ci sono risposte ai quesiti posti. Il 43enne sottufficiale della marina militare, originario di Corleone, prestava servizio ad Augusta ed è morto il giorno successivo alla somministrazione del vaccino AstraZeneca.
Il cadavere è stato trovato nella sua abitazione di Misterbianco, Catania. Prima di lui, avevano perso la vita Giuseppe Maniscalco, a Trapani, anche lui militare e Davide Villa, poliziotto, morto 12 giorni dopo l’inoculazione del siero. Dopo questi eventi luttuosi, l’Aifa, l’Agenzia italia del farmaco, ha ritirato il lotto di vaccini da cui sarebbero state prese le fiale usate per i tre uomini. Oggi sono attesi in Sicilia gli ispettori del ministero della Salute per indagare sull’intera filiera.
Sul corpo di Paternò, saranno eseguiti ulteriori esami la prossima settimana. All’autopsia, era presente anche il pm Gaetano Bono che con il procuratore di Siracusa coordina l’inchiesta in cui ci sono indagati per omicidio colposo, compreso, per un atto dovuto, l’Ad di AstraZeneca. Le Le indagini sono state delegate ai carabinieri del Nas di Catania.
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