100.103, tanti sono i morti per Coronavirus in Italia a poco più di un anno dall’inizio dell’emergenza Covid. Con le misure del nuovo Dpcm in vigore da pochi giorni, sui media trovano spazio le ipotesi di weekend in zona rossa, coprifuoco “rafforzato” e un nuovo lockdown. Il triste traguardo a livello di dati, un primato europeo, è stato tagliato ieri con l’arrivo dell’ultimo bollettino con contagi e decessi nelle regioni: 13.902 i nuovi casi con un indice di positività al 7,5%, altre 318 le vittime in sole 24 ore. Tra le regioni, spiccano le cifre di Emilia Romagna (2.987 casi), Lombardia (2.301), Campania (1.644), Lazio (1.175).
Un quadro che preoccupa, ha spiegato il premier Mario Draghi, assicurando che il governo farà la sua parte: “Ci troviamo di fronte ad un nuovo peggioramento dell’emergenza sanitaria – ha spiegato il premier – ognuno deve fare la propria parte per contenere la diffusione del virus. Soprattutto il governo deve fare la sua e ogni giorno deve cercare di fare di più”. La pandemia, ha poi sottolineato “non è ancora sconfitta, ma con l’accelerazione del piano dei vaccini si intravede una via d’uscita non lontana”.
E proprio l’accelerazione del piano vaccinale anti Covid ieri è stata al centro di un incontro a Palazzo Chigi tra il commissario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, i ministri Maria Stella Gelmini e Roberto Speranza. Sul tavolo non ci sarebbe stata l’ipotesi di nuove strette, ma solo il potenziamento della campagna sui vaccini.
Il premier Mario Draghi ha quindi incontrato i ministri della Salute e per gli Affari regionali, il Commissario straordinario per l’emergenza, il capo della Protezione Civile e l’ad di Poste Del Fante per una riunione di aggiornamento sullo stato di implementazione del piano vaccini e degli interventi di carattere logistico. La cabina di regia con un rappresentante per ogni forza di maggioranza dovrebbe a questo punto tenersi oggi.