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In arrivo donne-arbitro negli stadi di calcio A e B: cabina di regia contro gli insulti dagli spalti

Palermo, Messina e Catania: la rinascita è d’obbligo

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Le pari opportunità donne-uomini costituiscono il positivo cambiamento della odierna società in privato, in economia, nei settori produttivi, in politica, nell’istruzione, negli ambienti familiari, nello sport in generale. Sino ad ora, il Calcio “maschile” ne era escluso, tranne qualche timido tentativo. Ma c’è la svolta: secondo quanto avrebbe dichiarato Alfredo Trentalange nuovo presidente dell’Associazione italiana arbitri, si pensa a schierare donne-arbitro alle partite di calcio di serie A e B: un cambiamento radicale nelle abitudini del calcio che non mancherà di sollevare perplessità ma che, come per tutte le cose intelligenti, finirà per essere accettato con entusiasmo ed educazione.

Quindi, si dovrebbe cambiare; la strada sarebbe già segnata, e alcune partite di  calcio potrebbero essere arbitrate dalle donne entro i prossimi due anni. Una bella novità; pensate a quando sarà il turno del Palermo, Messina e Catania una volta tornati in B e poi in A, e a calcare con successo il verde degli stadi; chi ha capelli grigi  ricorda un Palermo che entusiasmava, tenace e competitivo, quasi ai vertici delle classifiche nelle stagioni tra il ’60 e il ’70 con giocatori come Totò Troja, Gagliardini, Cipollato e con allenatori di grosso spessore tra i quali Cestimir Vycpalek, e Messina e Catania erano delle belle realtà; realtà calcistica che ci si augura possa riproporsi quando sarà superata l’emergenza  Covid e si avrà l’accesso del pubblico negli stadi.

E per i tifosi, che certamente hanno forte – come ogni siciliano anche non tifoso – il rispetto per le donne, sarà la presenza di queste come arbitro un avvenimento di tutto riguardo, e, in specie, un fatto eccezionale educativo, cioè senza insulti e pesanti epiteti contro il “fischietto”. Si intende di ridare negli stadi il clima “familiare” del passato e di buona educazione e serenità in cui solo l’applauso è dignità sportiva; gli organi arbitrali sarebbero orientati a un primo esperimento,  poi si vedrà, a seconda del comportarsi dei tifosi sugli spalti. E se tutto andrà bene, forse alla domenica sarà possibile andare allo stadio con i nostri bambini per assistere “allo spettacolo più bello del mondo”.

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