Nell’ambito di un’ indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa per i reati
di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di violazione alle norme del Codice della Navigazione, nella mattinata di oggi, è stata perquisita e sequestrata la nave Mare Jonio, le perquisizioni hanno riguardato anche alcuni soggetti C. G., C. L, M. A., M. P., risultanti esserne soci della società armatrice, dipendenti o amministratori, di fatto o di diritto.
L’operazione è stata effettuata da un gruppo interforze composto da personale del Nucleo PEF della Guardia di Finanza Ragusa, della Squadra Mobile della Questura locale, della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Pozzallo, e del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera di Pozzallo.
I fatti che hanno portato all’emissione del provvedimento riguardano lo sbarco di 27
migranti avvenuto il 12 settembre scorso nel porto di Pozzallo, da parte del rimorchiatore Mare Jonio operante per conto della Mediterranea Saving Uman Aps. I migranti erano stati trasbordati l’11 settembre dalla M/N MAERSK ETIENNE, battente bandiera danese, che 37 giorni prima li aveva soccorsi in mare a seguito di evento SAR disposto dallo stato di Malta ed era in attesa di indicazione di specifico P.O.S. (place of safety).
“Le indagini fin qui svolte, corroborate da intercettazioni telefoniche, indagini finanziarie e
riscontri documentali, hanno permesso di far emergere che il trasbordo dei migranti
effettuato dall’equipaggio della Mare Jonio (senza nessun preventivo raccordo con le
Autorità maltesi, competenti per l’evento SAR, o con quelle italiane ed apparentemente
giustificato da una situazione emergenziale di natura sanitaria, documentata da un report
medico stilato dal team di soccorritori imbarcatosi illegittimamente a bordo del
rimorchiatore) è stato effettuato solo dopo la conclusione di un accordo di natura
commerciale tra le società armatrici delle due navi, accordo in virtù del quale la società
armatrice della M/N MARE JONIO ha percepito un ingente somma quale corrispettivo per
il servizio reso”.
Da questa mattina sono in corso a Trieste, Venezia, Palermo, Bologna, Lapedona (FM),
Mazara Del Vallo (TP), Montedinove (Ap) e Augusta (SR), le operazioni di polizia
giudiziaria finalizzate a ricercare ed acquisire ogni elemento documentale e/o su supporto
elettronico utile a comprovare i rapporti tra gli indagati e tra essi e la società danese
armatrice della M/N MAERSK ETIENNE, nonché di eventuali altre società armatoriali.