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“Perduti luoghi ritrovati”, il libro che fotografa il tempo fermato dal terremoto del Belice

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Un libro fotografico, pubblicato in occasione della ricorrenza dell’anniversario del terremoto del Belice (la notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968). A Poggioreale il tempo si è fermato all’improvviso e ha preso una direzione diversa: un universo parallelo fatto di strade e case abbandonate e distrutte in cui l’opera del tempo e dell’abbandono si è sommato a quel “tempo del terremoto” che ha fermato tutto, congelando cose case e persino l’aria. Le foto in bianco e nero di Roberta Giuffrida restituiscono il senso di questo antico borgo abbandonato.

Roberta Giuffrida

“Perduti luoghi ritrovati” raccoglie le foto che l’autrice ha fatto a Poggioreale, borgo del Trapanese abbandonato dopo il terremoto del Belìce. Con le fotografie di questo libro Roberta Giuffrida ha vinto il primo premio del concorso “Un luogo per ZeroBook” nel 2019, presieduto da Armando Rotoletti. Il concorso annuale promuove la fotografia di luoghi e aspetti del paesaggio umano abbandonati e su cui si punta l’obiettivo per una maggiore attenzione e cura, e per un recupero nella memoria collettiva.

“Cosa state vedendo? Davanti a voi sono i reperti drammatici di un terremoto (1968) che ha sradicato uomini, animali, case; un destino di morte che la nostra fotografa interpella sprigionando con la sua visione nuove ragioni di vita. Ma davanti a noi sono, anche, costruzioni distrutte da eventi naturali senz’altro catastrofici che sono divenuti segni del ricordo, capaci di narrarci di un tempo passato sul quale non vogliamo che scendi l’oblio” (dalla presentazione di Pippo Pappalardo).

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