La polizia postale ha oscurato il profilo TikTok di una influencer siracusana con l’accusa di istigazione al suicidio. La donna, una 48enne era stata perquisita il gennaio scorso nell’ambito di un’inchiesta della Procura fiorentina. Secondo gli investigatori, il reato si configurerebbe all’interno do una sfida pubblicata sul social in cui avvolgeva il volto, bocca e narici comprese, con del nastro adesivo.
A gennaio, la Procura aveva disposto il sequestro dell’account ma video simili a quello oggetto di indagine erano ancora visibili ai circa 700mila follower. Secondo le ricostruzioni, ci sarebbero anche altre “challenge” ritenute pericolose come quella di inalare panna, chiudersi le palpebre con delle pinze o fingere di rompersi un braccio con delle pentole. Per gli inquirenti la condivisione e la visione di questi video, in particolare da parte di minorenni, potesse creare emulazione e mettere gravemente a rischio l’incolumità dei follower, soprattutto dei giovanissimi.
Sembra che la decisione dei magistrati sia nata dopo una intervista rilasciata dalla donna in cui oltre a respingere le accuse, avrebbe candidamente ammesso che la maggior part dei suoi follower sono dei minorenni.