Nuova assemblea, mercoledì 24 febbraio, dei 635 lavoratori dell’ex Fiat di Termini Imerese in cassa integrazione da oltre 10 anni. Alle 9,30, davanti ai cancelli della Blutec manifesteranno ancora una volta “la loro rabbia e chiederanno alle istituzioni regionali e nazionali di agire in tempi brevi rispettando agli impegni presi”.
“Non si può perdere ulteriore tempo, lo diciamo con forza al nuovo ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti”, sottolineano il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano e il segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile. Il 5 febbraio, il Ministero dello Sviluppo economico doveva pronunciarsi sul progetto di riconversione industriale per l’ex sito Fiat di Termini Imerese. “La caduta del governo ha fermato tutto – sottolineano Uliano e Nobile – e al momento nonostante l’insediamento del nuovo esecutivo e la nomina del nuovo ministro non si hanno riscontri concreti su chi sta seguendo la crisi dello stabilimento siciliano”.
Una vertenza, quella dello stabilimento di Termini Imerese che dura da ben 11 anni. “A tutt’oggi non ci sono passi in avanti e questo ci preoccupa molto – concludono dalla Fim Cisl – anche perché alcune iniziative imprenditoriali che avevano mostrato interesse stanno venendo meno. È indispensabile fare presto, per questo sollecitiamo il nuovo ministro dello Sviluppo economico a convocare con urgenza le organizzazioni sindacali per fare il punto sulla difficile situazione e una verifica puntuale sullo stato di avanzamento degli impegni presi”.