Sui nuovi tagli alle consegne dei vaccini anti Covid, riferiti dalle Regioni, “AstraZeneca afferma che sta lavorando per rispettare l’impegno di consegnare all’Italia 4,2 milioni di dosi nel primo trimestre, con l’obiettivo di superare i 5 milioni”. È quanto si legge in una nota dell’azienda. Proprio ieri, l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, ha dichiarato che occorrono più sieri e che se questi non dovessero essere sufficienti la Sicilia andrà avanti da sola e in autonomia. Per fare acquisti, però, le Regioni sono obbligate ad agire di concerto con il governo nazionale e modificare la legge che regola le forniture.
“Vorremmo poter fare molto di più e riaprire immediatamente la piattaforma di registrazione”, ha detto Razza, ieri in visita all’ospedale San Marco di Catania, uno dei centri vaccinali allestiti dal’Asp. “La macchina organizzativa è rodata e se ci fosse un numero adeguato di vaccini potremmo poter correre contro il tempo e contro il virus”. L’assessorato prevede circa 5 mila vaccinazioni al giorno per la sola popolazione over 80 che si aggiungeranno a quelle già previste per le altre categorie coinvolte dal piano vaccinale.
“Con la terza consegna che è stata effettuata ieri – scrivono da AstraZeneca in una nota – siamo contenti di aver fatto arrivare già più di 1 milione di dosi. Per le prossime settimane sono pianificate altre tre consegne per 1 milione di dosi addizionali e successivamente altre consegne per raggiungere alla fine del mese di marzo il totale previsto per il primo trimestre”.
“I processi di produzione dei prodotti biologici come questo vaccino sono complessi, e una moltitudine di fattori produttivi e di test di qualità che vengono minuziosamente fatti su ogni lotto possono avere un impatto sulla data, frequenza e numero di dosi di ogni consegna. Per questo motivo la consegna effettuata ieri è risultata inferiore di circa il 7% rispetto alle previsioni, ma allo stesso modo le consegne della settimana precedente erano leggermente superiori al previsto”.
“Purtroppo lavoriamo senza nessuna riserva che ci possa dare margine per gestire la normale variabilità del processo produttivo dato che ogni dose prodotta viene immediatamente resa disponibile. Siamo in costante contatto con il Commissario Arcuri al fine di tenerlo aggiornato tempestivamente”.
“Vogliamo ribadire che AstraZeneca si è impegnata a fornire dosi esclusivamente a governi o organizzazioni governative – sottolineano – e non vi è alcuna fornitura, vendita o distribuzione del vaccino al settore privato. Se qualcuno offre vaccini attraverso il settore privato potrebbe trattarsi di vaccini contraffatti e come tali vanno segnalati alle autorità competenti. A questo proposito precisiamo di aver presentato un esposto al Nas (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità) dei Carabinieri al fine di denunciare ogni tentativo di assicurare forniture al di fuori dei canali governativi ufficiali, e di aver prontamente informato di tale esposto tutte le Autorità competenti”.