Svolta nelle indagini sulla morte di Anna Polizzi, l’anziana di 85 anni deceduta a luglio del 2017 nella comunità alloggio per anziani Casa Serena a San Cataldo, in provincia di Caltanissetta. I carabinieri hanno arrestato stamani Giuseppe Calì, amministratore unico della struttura, con l’accusa di omicidio colposo e maltrattamenti ai danni di anziani. Per l’uomo, posto ai domiciliari, il gip di Caltanissetta ha disposto anche l’interdittiva dall’esercizio di attività professionale.
Contestualmente sono state notificate a quattro operatori della struttura altrettante misure interdittive del divieto di esercitare la professione presso comunità alloggio e si è proceduto al sequestro preventivo della casa di riposo, delle quote societarie e del compendio aziendale. Le indagini, coordinate dalla Procura nissena, sono scattate dopo la morte della 85enne, un decesso che “apparve subito anomalo – spiegano gli uomini dell’Arma – potendosi configurare l’ipotesi di maltrattamenti verso l’anziana donna quando questa era in vita giacché, immobilizzata a letto, le venivano somministrati dei medicinali, in dosi maggiori, per farla stare tranquilla”.
In particolare, secondo quanto emerso dall’esame tossicologico, alla pensionata sarebbe stato somministrato poche ore prima della morte del farmaco a base di promazina, uno psicofarmaco neurolettico che si prescrive ai pazienti con problemi schizofrenici e molto agitati, causandone il decesso per aritmia maligna. Durante le indagini sarebbero emersi elementi “circa la responsabilità dell’amministratore per il decesso dell’anziana, in concorso con un’altra persona al momento ignota, per aver omesso di assumere un infermiere professionale per l’applicazione delle terapie farmacologiche ai clienti della struttura”.
Evidenziate anche “numerose irregolarità sulla gestione della struttura, sull’assistenza agli anziani, sulla somministrazione delle terapie farmacologiche e sul trattamento umano”.