La polizia ha arrestato Giampiero Riccioli con l’accusa di aver ucciso e poi nascosto i cadaveri di Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto, i due giovani campani di cui nel maggio del 2014 si erano perse le tracce a Siracusa. I due lavoravano nella villa come badanti dell’anziano padre Vincenzo Riccioli. Le vittime non avevano avuto più alcun contatto con amici e familiari a partire dal 12 maggio 2014. Solo il 16 gennaio 2015 i familiari denunciarono la scomparsa dei due ragazzi al commissariato di polizia di Aversa.
Le indagini si sono dirette subito verso Giampiero Riccioli, presso l’abitazione di quest’ultimo, una villetta in contrada Tivoli di Siracusa, dove abitavano i due giovani al momento della scomparsa. L’arrestato, spiegano gli investigatori,fin da subito non diede “una versione attendibile in ordine alle circostanze della loro partenza e che era da considerare provata l’esistenza di suoi sentimenti di ostilità nei confronti degli scomparsi”.
Riccioli era stato iscritto nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Siracusa per il reato di omicidio. A conclusione dell’attività di indagine – principalmente a causa del mancato rinvenimento di tracce materiali del delitto, ed in primo luogo della individuazione dei corpi degli scomparsi – il pm chiese l’archiviazione del procedimento.
“Avocata l’indagine – spiegano dalla questura di Siracusa – si è determinato di procedere ad ulteriori e più approfondite ricerche nell’immobile sito nella contrada Tivoli di Siracusa ancora in proprietà dell’indagato e nei fondi limitrofi. Le ricerche hanno consentito di individuare i resti di due persone sepolte nel terreno di pertinenza della villetta di Giampiero Riccioli, la stessa nella quale i due giovani soggiornavano al momento della loro scomparsa”.
Sui resti sono in corso accertamenti medico-legali, ma il rinvenimento ha permesso di completare il quadro indiziario a carico di Riccioli che ha consentito l’emissione ed esecuzione del decreto di fermo nei suoi confronti.
