“L’ipotesi di una variante africana sul paziente positivo rientrato in Sicilia è stata esclusa. A tale conclusione sono giunti gli esperti del laboratorio regionale di riferimento dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia, che hanno ultimato, dopo alcuni giorni, i procedimenti di sequenziamento sulla ricerca del gene ‘S’ sui campioni prelevati da un paziente affetto da infezione da Covid-19. Sul soggetto, proveniente da uno stato dell’Africa centrale, è stato infatti evidenziato il virus Sars-Cov2, altrimenti noto come Coronavirus. Ringrazio tutti per il lavoro svolto”. A renderlo noto, l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza.
Rimane preoccupazione, invece, per la variante inglese del Covid. A Catania, ci sono 4 pazienti ricoverati all’ospedale Garibaldi e in isolamento. Quella inglese, secondo quanto ha spiegato Bruno Cacopardo, direttore dell’Uoc di Malattie Infettive, mantiene la stessa intensità di sintomatologia rispetto al ceppo ordinario ma presenta una maggiore contagiosità. Potrebbe essere arrivata in Sicilia poco più di un mese fa, nel capoluogo siciliano, con un passeggero proveniente da un volo atterrato da Londra.
La presenza della variante africana, fortunatamente scongiurata, era legata anche in questo caso ad un sospetto nato dopo il ritorno in Sicilia di un turista poi ricoverato al Covid Hospital di Partinico.