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Sicilia verso la “zona arancione”: ecco cosa potrebbe cambiare da domenica

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In queste ore si dovrebbe sapere se la Sicilia può fare ritorno nella “zona arancione” ovvero nella zona di rischio più basso rispetto a quella a cui si trova adesso. L’attesa cresce soprattutto per i ristoratori che dopo l’istituzione della “zona rossa” hanno visto diminuire il volume di affari in misura esponenziale. Le restrizioni che conseguono alle misure previste per l’innalzamento dei contagi, infatti, hanno abbassato il morale degli imprenditori.

Come annunciato il 26 gennaio dall’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, entro oggi si dovrebbe capire se le decisioni prese con il governo nazionale hanno avuto l’effetto desiderato di far abbassare l’indice Rt. Da questo dato dipende il declassamento del rischio contagio in Sicilia.

Questo agognato cambiamento porterebbe con sé nuove misure e nuove regole per la popolazione tartassata da norme che si sovrappongono l’una all’altra. Al netto di modifiche dell’ultimo minuto, a grandi linee, le modifiche più attese dovrebbero riguardare le modalità di spostamento e gli esercizi commerciali.

Spostamenti. In linea generale dovrebbe essere di nuovo consentito uscire per una passeggiata o per fare acquisti osservando sempre la distanza interpersonale di un metro e indossando la mascherina. L’autocertificazione potrebbe essere necessaria per spostamenti all’interno del comune.

Coprifuoco. Dovrebbe rimanere in vigore dalle 22 alle 5 ma il condizionale è d’obbligo per tutte le previsioni relative alla “zona arancione. Ulteriori motivi di spostamento oltre gli orari attualmente consentiti dovrebbero essere legati a motivi di lavoro, salute e urgenza.

Negozi. Prima di entrare in “zona rossa” l’apertura era prevista fino alle 21 per evitare che i clienti si concentrassero in un orario ristretto e si creassero assembramenti. Bar e ristoranti, invece, si limitavano all’asporto fino alle 22.

La multa applicabile per le violazioni va da 400 a 1.000 euro, “eventualmente aumentata fino a un terzo se il mancato rispetto dei divieti avviene mediante l’utilizzo di un veicolo”. 

 

 

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