Si indaga per epidemia colposa a Nicosia, il paese in provincia di Enna, dove il 20 dicembre, in un ristorante, si è svolta una festa che avrebbe comportato un aumento dei contagi da Coronavirus a Capizzi, paese della provincia di Messina dichiarato in seguito zona rossa. Oggi la Guardia di finanza ha eseguito diverse perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta condotta dal procuratore di Enna Massimo Palmeri. Alla festa avrebbero partecipato numerosi invitati, in prevalenza giovani, tutti provenienti dal paese del messinese.
Le perquisizioni domiciliari, così come tutti gli accertamenti in corso, sono stati effettuati nel rispetto dei protocolli sanitari e con il supporto di personale specializzato dell’Asp ennese che ha aiutato i finanzieri nelle particolari procedure di vestizione e di accesso ai luoghi interessati dal provvedimento.
Il personale dell’Asp si è anche occupato delle procedure di sanificazione di tutto il materiale sottoposto a sequestro, tra cui smartphone e apparati informatici. L’obiettivo degli inquirenti è accertare se il boom di contagi registrato nella piccola cittadina messinese, poi divenuta zona rossa, e nei comuni limitrofi, sia stato effettivamente causato da comportamenti illeciti che, in violazione delle stringenti norme in vigore per contenere la diffusione della pandemia, hanno determinato “un’esponenziale quanto improvvisa crescita dei contagi tra gli abitanti della zona”.