L’Associazione Cultura Italiae ha lanciato la campagna nazionale “La Cultura Cura” con l’obiettivo di mettere a disposizione delle Asl spazi già sanificati ed ampi come le Biblioteche, i Cinema, i Musei, i Teatri, per promuovere, in raccordo con le preposte autorità locali, una massiccia campagna di vaccinazione anti Covid, creando nuovi presidi sanitari territoriali, al fine di moltiplicare le possibilità di intervento a tutela della salute per vaccinare più persone possibili in tutto il territorio nazionale. Si apprende peraltro che dei 1300 padiglioni temporanei previsti per la vaccinazione, al momento ne verranno costruiti in Italia solo 21 su tutto il territorio nazionale.
Il Partito Democratico siciliano, attraverso il Dipartimento dei Beni Culturali sollecita il governo della Regione, in particolare l’assessore ai Beni Culturali, ad aderire celermente all’iniziativa. “Riapriamo i luoghi della cultura per vaccinare tutti contro il virus del Covid-19 e contro il virus dell’ignoranza e della solitudine. È questo lo slogan che accompagna l’iniziativa”, commenta il coordinatore del Dipartimento Beni Cultuali regionali del Pd, Manlio Mele.
”Ritengo doveroso, in un momento tragico come quello che stiamo vivendo, che anche spazi culturali possano essere utilizzati per finalità sanitarie. In particolare – aggiunge – possono essere utilizzate per tali finalità due strutture culturali siciliane: il Reale Albergo dei Poveri di Palermo oggi destinato a Museo di Arte contemporanea, nonché il grande complesso delle Ciminiere di Catania in particolare l’area che ospita il Museo del Cinema. Entrambe le strutture posseggono ampi spazi e possibilità per l’attivazione di aree per il vaccino”.
Hanno già aderito, tra gli altri, all’iniziativa il Museo di Capodimonte, Il Chiostro del Bramante, I Musei Civici fiorentini, il Teatro Parenti di Milano, il Castello di Rivoli con il Museo d’Arte Contemporanea.
“La pandemia – prosegue Mele – ha messo a dura prova le istituzioni culturali che anche a porte chiuse non hanno mai smesso di portare avanti il proprio ruolo, portando avanti le sfide da affrontare. Dalla cultura occorre ripartire e per un nuovo progetto dopo la pandemia. Attraverso un nuovo modello di sviluppo deve essere base per la ripartenza. La cultura può essere certamente una nuova leva ed avere uno specifico ruolo ed una nuova progettualità”.