La Sicilia è una delle quattro regioni a rischio alto. A rivelarlo un report dell’Istituto Superiore di Sanità. Insieme a Sardegna, Umbria e provincia autonoma di Bolzano. Le fasce di rischio sono in tutto tre: alto, moderato e basso. La curva dei contagi nell’Isola si è impennata notevolmente a partire dagli ultimi giorni di dicembre, spiccando il volo a gennaio mese in cui si sono sfiorati i duemila contagi in un solo giorno.
La scorsa settimana erano undici le regioni inserite nella fascia di rischio “alto”, ma ora si sono ridotte a 4 e non c’erano quasi dubbi che la Sicilia vi rimanesse. Nella fascia di allerta “moderata”, invece, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Pa di Trento, Puglia, Valle d’Aosta, Puglia e Veneto.
“Sicilia e Puglia – si legge nel report dell’Iss – hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2. Le altre hanno un Rt puntuale compatibili con uno scenario tipo 1″. È quanto emerge dalla bozza del report settimanale del monitoraggio della Cabina di regia Istituto superiore di sanità-ministero della Salute su Covid-19, con i dati relativi alla settimana dall’11 gennaio al 17 gennaio.
Proprio ieri, il presidente della Regione, Nello Musumeci, si era dichiarato preoccupato anche in funzione di comportamenti non adatti al clima pandemico che si vive nell’Isola. “Se la gente non comprende la gravità della situazione, non escludo un lockdown come quello di marzo”. Il governatore, si è detto pronto a concordare misure ad hoc con il governo nazionale laddove i dati non rivelassero un calo dei contagi giornalieri.
