Sono 1.278 i nuovi contagi da Coronavirus in Sicilia riportati oggi nel bollettino del ministero della Salute: si arriva così ad un totale di 122.007 casi da inizio pandemia. Sfortunatamente, continuano a salire i morti: sono 38 per un totale di 3.027 da quando si è manifestata l’emergenza.
I dimessi sono 780 per un complessivo di 72.095. Attualmente positivi ci sono 46.885 soggetti. I tamponi effettuati sono ora 1.477.389 di cui 39.776 eseguiti in 24 ore.
Ecco il dettaglio dei contagi per provincia: 362 a Catania, 428 a Palermo, 201 a Messina, 35 a Ragusa, 126 a Trapani, 18 a Siracusa, 61 ad Agrigento, 7 a Caltanissetta, 40 a Enna. Quello di oggi è un primato negativo per l’Isola che diventa la regione con più contagi. Seconda, la Lombardia con 1.189 nuovi positivi, seguita dall’Emilia Romagna con 1.153.
Soltanto nei prossimi giorni si capirà se la “zona rossa” in Sicilia è la soluzione all’impennata dei contagi. Ieri, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, si è detto contrariato da una soluzione che ha definito come una mezza misura. “È più una zona rosa pallido, più pallido che rosa”.
Il numero uno di Palazzo delle Aquile, infatti, ha dichiarato che dopo un’ulteriore analisi del Dpcm e dell’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, non si capirebbe cosa comportino le ulteriori restrizioni dal momento che è “una ‘chiusura’ che però non obbliga alla chiusura praticamente nessuno costringendo bar, ristoranti e locali pubblici ad una apertura azzoppata che non garantisce adeguati introiti ed allo stesso tempo non apre la possibilità di adeguati indennizzi”.
Sempre a Palermo, si è esteso il focolaio scoppiato il 14 gennaio al carcere Pagliarelli. da 31 a 40 casi di Coronavirus in quattro giorni. Dei contagiati, due accusano febbre: gli altri sono asintomatici. Il garante regionale per i diritti dei detenuti Giovanni Fiandaca ha chiesto controlli per personale amministrativo e agli agenti della polizia penitenziaria.
A Enna, invece, il sindaco Maurizio Dipietro oggi ha chiuso le scuole firmando un’ordinanza che prevede lo stop alle lezioni in presenza negli istituti di ogni ordine e grado sino al 23 gennaio. La decisione dopo il risultato dei 700 tamponi effettuati nelle scuole con il risultato di 69 positivi.
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