Il Codacons ha presentato un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia contro la decisione unilaterale di Pfizer di tagliare la produzione dei vaccini anti-Covid e ritardare le consegne delle dosi destinate all’Italia. Esposto che sarà inviato domani anche all’Antitrust Europeo, per la possibile fattispecie di abuso di posizione dominante.
“Il momento storico che la collettività è chiamata a vivere – si legge nella denuncia dell’associazione – è caratterizzato da una grande preoccupazione relativa alle iniziative intraprese ed adottate dal Governo e dall’Unione Europea per superare il lockdown e la fase post-Covid, in particolare per dare attuazione alla strategia per accelerare lo sviluppo, la fabbricazione e la diffusione di vaccini contro il Coronavirus. In questo quadro di valutazioni diversi interrogativi si starebbero sollevando alla luce di quanto riportato prepotentemente alla ribalta dai media, sulla condotta e operato della Pfizer“.
“Quel che preme far rilevare in questa sede – continua l’esposto – a parere della scrivente associazione, è un intervento delle autorità adite per proprio ambito di competenza e per poteri conferiti, volto a valutare se nell’operazione posta in essere dalla Pfizer possano essersi registrate decisioni e manovre volte, in merito alla fornitura di vaccini, a violare o meno le regole europee e accertando altresì se possano configurarsi fattispecie penalmente rilevanti a danno dei cittadini italiani”.
Tra i possibili reati configurati nell’esposto del Codacons, si fa riferimento “al reato di frode in commercio, reato di truffa e truffa aggravata, vale a dire mancato adempimento di obblighi derivanti da un contratto di fornitura con lo Stato, ma anche possibili pratiche commerciali ingannevoli e scorrette, con la violazione della pubblica fiducia nei rapporti commerciali, e il venire meno della garanzia degli interessi di tutti i protagonisti del mercato abuso di ufficio e inadempimento di contratti di pubbliche forniture”.
“È di tutta evidenza, quindi, che sia indispensabile, necessario e doveroso approfondire definitivamente la vicenda, non solo e soprattutto nell’ottica di tutela della salute ma anche nell’ottica di trasparenza nei confronti della collettività”, conclude il Codacons.