Sono 1.969 i nuovi contagi da Coronavirus in Sicilia riportati oggi nel bollettino del ministero della Salute: si arriva così ad un totale di 113.524 casi da inizio pandemia. Sfortunatamente, continuano a salire i morti: sono 36 per un totale di 2.841 da quando si è manifestata l’emergenza.
I dimessi sono 1.294 per un complessivo di 66.006. Attualmente positivi ci sono 44.677 soggetti. I tamponi effettuati sono ora 1.333.247 di cui 10.542 eseguiti in 24 ore.
Ecco il dettaglio dei contagi per provincia: 557 a Catania, 445 a Palermo, 380 a Messina, 124 a Ragusa, 33 a Trapani, 218 a Siracusa, 71 ad Agrigento, 79 a Caltanissetta, 62 a Enna.
“Non credo possa esserci un liberi tutti prima del 2023”. Sono le parole della professoressa Ilaria Capua, direttrice dell’UF One Health Center, uno dei volti noti che il mondo non strettamente scientifico ha imparato a conoscere in questo anno di pandemia. Un’affermazione non molto confortante così come non lo è l’apprensione con cui, in particolare in Sicilia, si attende l’arrivo del nuovo Dpcm di Palazzo Chigi. L’Isola, infatti, è stata funestata da migliaia di contagi nelle ultime settimane.
A Palermo, oggi sono stati chiusi quattro asili nido perchè il contagio si è diffuso tra i dipendenti. Il sindaco, Leoluca Orlando, è tornato a chiedere l’istituzione della “zona rossa” nel capoluogo: “Siamo sull’orlo di un abisso”, ha commentato.
Da ieri, in Sicilia sono dieci le “zone rosse“: in un solo giorno ne sono state proclamate due, a Gela e a Villarosa, nel Nisseno e nell’Ennese. Il provvedimento rimarrà in vigore fino al 31 gennaio. Tra quattro giorni, invece, si dovrà decidere se prorogare ulteriormente le restrizioni a Capizzi, nel Messinese, dove la “zona rossa” si è resa necessaria dopo un focolaio scoppiato in seguito a una festa privata all’interno di un locale dell’Ennese.