Ritardi nella realizzazione del forno crematorio a Palermo. A denunciarlo è il capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, Igor Gelarda. L’esponente del carroccio preannuncia la richiesta di una verifica per valutare l’ipotesi di un danno erariale.
“Il nuovo forno crematorio – spiega Gelarda – è stato inserito nel Piano Triennale opere pubbliche nel 2015, come opera già finanziata, con oltre due milioni e mezzo di euro. Eppure dopo 6 anni è appena partita la fase di progettazione. Non sappiamo cosa sia accaduto in questi anni, ma solo nel 2019 il progetto è ripartito con l’affidamento ad un nuovo responsabile. I lavori di progettazione sono stato affidati ad una ditta di Rimini, che a breve presenterà il progetto”.
“Ci vorrà almeno un anno e mezzo per concludere le fasi amministrative e progettuali – aggiunge – e almeno un altro anno e mezzo per la realizzazione dei lavori. Se tutto dovesse andare bene il forno sarà pronto nel 2024, 9 anni dopo la sua programmazione. A tutto questo si aggiunge che i Rotoli non sono forniti di impianto fognario. Pertanto il nuovo forno sarà collegato ad una fossa Imhoff, che avrà un costo ulteriore sia di realizzazione e di digestione”.
Poi l’affondo sull’immobilismo dell’Amministrazione che Gelarda stigmatizza, sottolineando profonde responsabilità che, secondo il capogruppo della Lega, andrebbero declinate con una preso d’atto e un passo indietro da parte del primo cittadino. “In una città normale – afferma – il sindaco si sarebbe dimesso per un ritardo del genere, mentre Orlando preferisce tacere. Come gruppo Lega abbiamo chiesto una relazione scritta per conoscere a chi siano imputabili le ragioni di questo ritardo che pagano i cittadini e le salme accatastate. E sapere se ci sia stato un danno erariale o peggio se si siano commesse delle mancanze penalmente rilevanti. Quelle politiche sono evidenti – conclude Gelarda – mentre nel frattempo le bare a deposito aumentano e il vecchio forno crematorio non funziona”.