Sono 1.733 i nuovi contagi da Coronavirus in Sicilia riportati nel bollettino del ministero della Salute: si arriva così ad un totale di 108.055 casi da inizio pandemia. Sfortunatamente, continuano a salire i morti: sono 33 per un totale di 2.728 da quando si è manifestata l’emergenza.
I dimessi sono 592 per un complessivo di 63.821. Attualmente positivi ci sono 41.506 soggetti. I tamponi effettuati sono ora 1.303.264 di cui 8.736 eseguiti in 24 ore.
Ecco il dettaglio dei contagi per provincia: 460 a Catania, 449 a Palermo, 287 a Messina, 64 a Ragusa, 130 a Trapani, 201 a Siracusa, 79 ad Agrigento, 35 a Caltanissetta, 28 a Enna.
Nella tarda serata di ieri, è arrivata la preannunciata ordinanza regionale con cui è stata istituita la “zona rossa” a Messina, Ramacca e Castel di Iudica, nel Catanese. Le misure restrittive resteranno in vigore fino a domenica 31 gennaio.
La campagna di vaccinazione prosegue in Sicilia dove i farmacisti sono pronti, a norma di legge, a somministrare il farmaco anti–Covid ma con una incognita legata al rischio contagio. I sindacati, infatti, hanno denunciato che la categoria non è stata inserita tra quelle con priorità, né dalle regioni, né dal governo centrale. Rischierebbero, quindi, un contatto fin troppo ravvicinato col virus nel tentativo di curare i pazienti.
Oggi, invece, ha fatto discutere la dichiarazione di Cristoforo Pomara, direttore del dipartimento di Medicina legale del Policlinico di Catania e membro del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid-19 in Sicilia. Ha affermato che i tamponi effettuati nei drive-in sono inutili, nel metodo, in quanto rivolti ad una porzione eccessiva della popolazione e non ripetuti nel tempo. Inoltre, “troppi falsi negativi”, sostiene.
La Sicilia si trova in “zona arancione” ma è atteso per domani sera il nuovo Dpcm del premier Giuseppe Conte che, per contenere la “terza ondata” dei contagi, potrebbe istituire la “zona rossa” in alcune regioni più a rischio.