Anche i farmacisti somministreranno il vaccino anti-Covid e proprio per questo chiedono di essere inseriti nelle categorie a cui inoculare il farmaco alla stregua degli operatori sanitari. Questa categoria, infatti, rientra tra quelle prioritarie, previste dal Piano nazionale di vaccinazione, insieme a dipendenti e ospiti delle Rsa.
“La legge – afferma il segretario nazionale di Federfarma e presidente di Federfarma Palermo Roberto Tobia – stabilisce che i vaccini potranno essere inoculati anche presso le farmacie, con la supervisione di medici, assistiti, se necessario, da infermieri o da personale sanitario opportunamente formato. I farmacisti, in linea con il loro costante impegno contro la pandemia, si sono preparati per tempo attraverso la frequenza di corsi professionalizzanti per la somministrazione dei vaccini e sono pronti, se autorizzati dal ministro della Salute, all’inoculazione dei vaccini contribuendo pienamente ad incrementare la campagna vaccinale anti-Covid grazie alla rete delle 19mila farmacie presenti in Italia. Ma è necessario, ovviamente, che loro stessi siano vaccinati in via prioritaria in questa prima fase, alla stessa stregua degli altri operatori sanitari”.
“Purtroppo – continua Tobia – in alcune Regioni ciò non è stato previsto, discriminando i farmacisti rispetto ad altre categorie di operatori sanitari. Un disallineamento che sta comportando disagi e rischi a tanti farmacisti quotidianamente esposti al contatto con i pazienti, al pari degli altri colleghi che vengono invece vaccinati. Ad esempio, in Sicilia i farmacisti non sono stati ricompresi fra gli operatori sanitari da vaccinare nella prima fase, mentre lo sono i medici, gli odontoiatri e il personale amministrativo delle Asp”.
Tobia auspica “un urgente intervento della Regione affinché anche in Sicilia tutti i farmacisti possano essere vaccinati e le farmacie possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi della campagna vaccinale”.