“Sono quattro le aree potenzialmente idonee per il deposito di rifiuti nucleari in Sicilia: tra Castellana Sicula e Petralia Sottana, Trapani, Calatafimi-Segesta e Butera, aree non solo fortemente agricole ma anche caratterizzate da un patrimonio paesaggistico, storico e culturale che va salvaguardato”. Così Coldiretti Sicilia commenta la Carta nazionale delle 67 aree potenzialmente idonee (Cnapi) come deposito di rifiuti nucleari.
“L’allarme globale provocato dal Coronavirus – aggiunge – ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza che vanno difese e valorizzate per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero e creare nuovi posti di lavoro”.
“L’idea di mettere scorie nucleari nella nostra Regione, in aree dove da anni si lavora sul potenziamento delle caratteristiche ambientali, è paradossale e bisogna attivarsi subito perché non succeda”.