Era un copione già scritto ed è andata come doveva. Il ddl che autorizza l’esercizio provvisorio per due mesi è slittato al prossimo anno. Rimane dunque in commissione Bilancio Ars .
Ad annunciarlo, ad apertura di seduta, è stato il presidente di Sala d’Ercole Gianfranco Micciché spiegando che la decisione è stata presa all’unanimità durante la conferenza dei capigruppo che ha anche stabilito di stralciare sette norme che dovevano essere approvate entro il 31 dicembre. “Sono norme che se non si fanno oggi, non si possono fare più – ha sottolineato Miccichè – se vogliamo salvare tutta una serie di cose dobbiamo pubblicare la legge nella Gazzetta di domani, se non chiudiamo velocemente non ci arriviamo”.
Il presidente dell’Ars ha fissato la nuova seduta d’Aula al 5 gennaio, in quella sede è probabile che si possa riaprire il dibattito. È stata una riunione dai ritmi frenetici con il presidente Gianfranco Miccichè che ha avuto il suo da fare per cadenzare gli interventi dei deputati.
Verso la fine del dibattito la discussione si è concentrata soprattutto sull’assenza di quote rosa all’interno della compagine governativa. Tra i più agguerriti Claudio Fava che ha chiesto a Miccichè di rammentare al presidente della Regione, Nello Musumeci, che l’ultimo esecutivo privo di donne risale ad Amintore Fanfani, 47 anni fa.
Infine sono stati formalizzati i cambi al vertice del gruppo parlamentare dei Popolari e Autonomisti e del Misto: nuovo presidente del primo sarà Totò Lentini che prende il posto di Giuseppe Compagnone, del secondo sarà Danilo LoGiudice che subentrerà a Claudio Fava.