In Consiglio Comunale arriva la proposta di un aumento della Tari e scoppia la polemica tra le file dell’opposizione. Si tratterebbe di un “balzello” che inciderebbe più di 40 euro nelle tasche dei palermitani, a partire dall’anno prossimo e per i tre successivi.
Per i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Antonino Randazzo, Concetta Amella e Viviana Lo Monaco è “Vergognosa la previsione di aumento della tari di 34 milioni di euro per il 2021. Non voteremo mai in Consiglio comunale un atto che prevede un aumento sulla tassa dei rifiuti per i palermitani considerato il servizio e la crisi causata dal Covid 19″.
“I cittadini non possono pagare per i ritardi della Regione e di Musumeci nella realizzazione della settima vasca a Bellolampo e per la cattiva gestione della raccolta differenziata da parte del Comune di Palermo”.
Critico anche il capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, Igor Gelarda, che si dichiara pronto a “fare le barricate”. “Significherebbe anche un rincaro medio in bolletta di quasi 50 euro a famiglia. Tutto questo in barba alle rassicurazioni del sindaco Orlando che aveva più volte detto che non sarebbe stata mai aumentata la Tari”.
Per Gelarda i motivi “occulti” che muovono nella direzione dell’aumento sono da ricercare negli “extra costi che l’Amministrazione comunale ha dovuto affrontare per i problemi di Bellolampo e l’invio dei rifiuti in altre città”. Tariffe maggiorate, quindi, comporterebbero un incasso extra per il Comune di quasi 35 milioni di euro, con cui coprire parte delle uscite non previste.
“Come Lega, ovviamente faremo una opposizione fortissima in aula perché il piano non venga approvato e siamo pronti a fare le barricate e a manifestare insieme ai cittadini, se sarà necessario. Il Comune di Palermo – conclude – deve trovare altrove queste somme, dal Governo Nazionale o da quello regionale. Non certamente mettendo le mani nelle tasche dei palermitani”.
