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Covid, più bus e ingressi scaglionati: così si lavora al rientro in classe a Palermo

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Il ritorno nelle scuole in sicurezza è stato al centro del faccia a faccia tra il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani e parti sociali. Un incontro sollecitato da Cgil, Cisl Uil e dalle organizzazioni di categoria della scuola che hanno sottolineato la necessità di un potenziamento dei trasporti, con un aumento di corse ‘dedicate’ allo spostamento degli studenti pendolari e un controllo più serrato da parte per evitare gli assembramenti davanti agli istituti.

“Chiediamo una condivisione dei dati, finora mancata, che ci consenta un monitoraggio continuo della situazione”, hanno detto le parti sociali.

Ai sindacati è stato confermato che l’avvio delle lezioni sarà in presenza al 50 per cento dall’8 gennaio e al 75 per cento dal 15 gennaio, con la possibilità di distanziamento di un’ora (dalle 8 alle 9) per l’ingresso e (dalle 13 alle 14) per l’uscita. Per quanto riguarda il trasporto pubblico l’esigenza è di organizzare circa 42 bus urbani e 131 corse extraurbane in più (con un potenziamento di 99 autobus).

I sindacati hanno chiesto una “gestione sinergica sul territorio del problema scuola-lavoro-sanità” e di considerare una flessibilità anche degli orari delle attività commerciali per evitare assembramenti sui pullman o agli ingressi di quelle scuole che si trovano nei centri urbani in prossimità dei negozi.

Un nuovo incontro è previsto per domani all’assessorato regionale Pubblica istruzione tra tutti i prefetti, l’Usr e i rappresentanti dei trasporti per fare il punto della situazione. Sul tappeto, la possibilità di utilizzare aziende del trasporto locale per il potenziamento delle corse, anche grazie ai contributi del Mef.

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