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Pescatori liberati, Miccichè: “Motivi diplomatici dietro il rapimento”

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Alla base del rapimento dei pescatori mazaresi, tornati ieri a Mazara del Vallo, ci sarebbero motivi diplomatici. A dirlo il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. Ieri, l’armatore Marco Marrone ha ricevuto la telefonata di Berlusconi e ha riferito che l’ex premier gli avrebbe rivelato che dietro al loro rilascio c’è stato l’intervento del presidente russo Vladimir Putin.

“Berlusconi – dice Miccichèha detto quello che già sapevo: che sulla liberazione dei pescatori c’è stato l’interessamento di altre nazioni è un fatto certo. Il rapimento non si è verificato per l’annoso problema delle miglia ma per un problema diplomatico”.

“Lo sapevamo dall’inizio ma ce lo siamo tenuti per noi. La visita fatta dal ministro degli Esteri Di Maio a una parte della Libia e non all’altra aveva creato questo disagio durato 108 giorni”. In realtà sono 110 ma la maggior parte dei media ha riportato cifre che oscillano da 105 a 108.

Queste le dichiarazioni del presidente Miccichè, durante il tradizionale scambio di auguri con la stampa parlamentare, rispondendo alle domande sulla liberazione dei pescatori di Mazara del Vallo.

 


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